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Napoli: sciopero H24!

17 October 2016 |  Clap Napoli
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Il 21 ottobre è sciopero generale del mondo del lavoro: cosa significa scioperare per chi il lavoro non lo ha? Chi non ha mai conosciuto le tutele classiche sindacali, tra cui il diritto di sciopero, come fa ad esercitare lo sciopero?

Chi cambia lavoro non diverse volte l’anno ma svariate volte alla settimana contro chi sciopera? Chi vive in una situazione di sopravvivenza perché dovrebbe perdere quel minimo di salario in quella giornata per scioperare?

Un recente articolo scritto dai sindacalisti del nodo romano delle CLAP poneva gli stessi interrogativi. La giungla del mercato del lavoro, e dei vari istituti contrattuali ad essi connesso, non permette di riconoscerci tutti come appartenenti ad una stessa categoria sfruttata. Così accade che chi prova ad alzare la testa contro questa condizione spesso si percepisce solo e demoralizzato, anche tra chi negli intervalli di tempo libero si dedica alla militanza o all’attività politica.

Poi all’improvviso accade quello che non ti aspetti: nel paese in cui il Jobs Act è stato approvato nel silenzio più totale, a Torino, nei giorni scorsi, in uno dei nuovi segmenti del lavoro digitalizzato, dove vige la predominanza dell’individualità e la totale insindacalizzazione, i lavoratori della Foodora, i “facchini” del cibo, hanno scioperato contro lo sfruttamento a cui sono sottoposti!! (http://www.dinamopress.it/news/lavoratori-di-foodora-la-mobilitazione-e-solo-allinizio).

La sfida allora diventa riconnettere vecchie e nuove pratiche di lotta, inventare e sperimentare nuovi modi di fare sindacato per far parlare e unire i lavoratori delle cooperative, i precari dei servizi, i facchini dei poli logistici e non, i lavoratori dei bar e le fine partite IVA.

Per questo motivo il 20/21 ottobre, diviene un tassello importante per generale il tema dello sciopero, reinventarlo con nuove pratiche, connettere i segmenti del lavoro e permettere alle tante e ai tanti che popolano le nostre metropoli di gridare NO a queste forme vecchie e nuove di sfruttamento.

A Napoli la sera di giovedì 20, da piazza San Domenico, a partire dalla costruzione di una “piazza” tematica faremo emergere la questione del lavoro nero e sottopagato, e daremo voce a tanti lavoratori delle cooperative della nostra città, per far si che iniziino a rompere quel ricatto morale e familistico che regna all’interno del mondo delle cooperative, dove non esiste la sicurezza della continuità di salario e le più banali tutele sindacali, come quella contro il licenziamento discriminatorio ed economico.

Discuteremo e informeremo delle nuove disposizioni normative: l’esplosione dei famigerati voucher, anche se ancora sottobanco nella realtà napoletana e meridionale, l’inganno della sharing economy e il ritorno del salario a cottimo.

Sappiamo bene che non saranno le giornate del 20/21 a farci trovare le tante risposte a tutte le domande che ci poniamo, ed a farci cambiare rotta, tuttavia siamo fiduciosi che qualcosa attorno a noi si sta muovendo, sono tante le grida di dolore e di sofferenza, ma al tempo stesso sono tante le spinte di rivendicazione e di lotta, basta organizzarsi e mettersi finalmente in cammino assieme!

Organizzati – difenditi – contrattacca!
STRIKE NOW!