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Basta precarietà| Operatori ANPAL Servizi

1 June 2017
Martedì 13 giugno speakers’ corner sotto il Ministero del Lavoro
Contratti e piano di stabilizzazione immediato per gli operatori di ANPAL Servizi.

Le dichiarazioni di intenti del premier Gentiloni, del Ministro Poletti e del Presidente di Anpal Del Conte sull’importanza strategica delle politiche attive del lavoro in Italia non trovano conferma nel quadro di assoluta instabilità del sistema. L’elevato tasso di precarietà e l’incertezza sul futuro occupazionale degli 800 operatori delle politiche attive in scadenza il 31 luglio (e nei mesi successivi del 2017) e delle migliaia di operatori dei Centri per l’Impiego incidono direttamente sui programmi e sulle attività, indebolendo la capacità di erogazione dei servizi. Uno degli esempi più evidenti sono i Piani per la riqualificazione dei lavoratori in esubero e le nuove modalità di gestione delle crisi d’impresa. Il “Modello Almaviva”, oggetto di attenzione nel dibattito politico e mediatico, in che modo può diventare una best practice se sono precari gli operatori che dovrebbero ricollocare e riqualificare i disoccupati?

Il 5 giugno l’assemblea dei collaboratori di Anpal Servizi, indetta da Nidil Cgil e UilTemp, cui hanno partecipato anche numerosi lavoratori con contratto a tempo determinato, ha promosso una mobilitazione unitaria di tutto il personale precario per martedì 13 giugno dalle ore 14.00 sotto il Ministero del Lavoro. Collaboratori e dipendenti in scadenza di contratto animeranno uno speakers’ corner per raccontare le loro storie professionali e l’impegno quotidiano nelle politiche attive. Invitiamo alla partecipazione tutta la comunità professionale di Anpal Servizi, poiché il senso di indeterminatezza sul futuro del nostro lavoro, così come le incerte prospettive di sviluppo del sistema dei servizi delle politiche attive, minano la capacità di tutte e tutti, a prescindere dalle forme contrattuali, di immaginare le forme di investimento sul proprio orizzonte lavorativo.

Il Coordinamento nazionale dei precari di Anpal Servizi intende ribadire, con forza, la necessità:

– che le scadenze contrattuali non siano accompagnate da cicliche prove di selezione, incomprensibili per chi ha già superato (in gran parte nel maggio – giugno 2015 e in alcuni casi nel 2016) vacancies relative alla Programmazione 2014-2020, soprattutto a fronte di una formazione interna di aggiornamento per il personale precario pari a zero ore. Il 28 febbraio abbiamo lanciato la campagna “Vacancies No More”, con la proposta di far sostenere una prova orale (colloquio di idoneità) ai circa 800 operatori che attualmente hanno in essere contratto di lavoro (a tempo determinato o di collaborazione) con Anpal Servizi. Per questo è assolutamente urgente riaprire un Tavolo di confronto sui Regolamenti di selezione del personale realizzati dallo studio di Tiziano Treu, l’ex Ministro del Lavoro, che, ricordiamo, ha inaugurato le riforme che hanno precarizzato il mercato del lavoro in Italia;

– di garantire un’adeguata valorizzazione delle esperienze e delle professionalità presenti in Anpal Servizi tale da assicurare il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, rispettando gli impegni assunti da Azienda e MLPS nell’Intesa quadro del 22 luglio 2015. Ci teniamo a sottolineare che noi siamo molto di più dei profili professionali e delle attività che di volta in volta ci hanno assegnato in questi anni. Alla luce della nuova struttura organizzativa è necessario per noi comprendere: i programmi, le attività, il fabbisogno, il budget economico, ma soprattutto in che modo e secondo quali criteri le professionalità saranno valorizzate;

– di sviluppare le politiche attive attraverso investimenti strutturali in risorse umane e potenziamento dei Centri per l’Impiego. La Commissione Lavoro della Camera ha rilevato, nelle premesse del parere allo Schema di Decreto legislativo recante modifiche ed integrazioni al Testo unico del pubblico impiego, “la necessità di sostenere, anche nell’ambito delle sedi istituzionali di confronto costituite al fine di delineare i futuri assetti in materia di servizi e misure di politiche attive del lavoro, la definizione di un percorso di progressiva stabilizzazione del personale che presta la propria attività con forma di lavoro precario, anche presso la società Anpal Servizi Spa”. La recente proposta di stabilizzazioni da parte di Anpal Servizi di un primo bacino di precari (per il momento circa 70, meno del 10% del totale dei precari) è un primo passo per uscire dalla logica della transitorietà dei contratti trimestrali o al massimo annuali. Ma tale positiva intenzione, che ad oggi non è ancora stata messa in atto, deve trasformarsi in un piano trasparente, articolato e definito, sia nella pianificazione temporale sia nelle risorse economiche. Anpal Servizi deve impegnarsi a procedere alla stabilizzazione, nell’arco del prossimo triennio (entro il 31 dicembre 2020), di tutti i lavoratori con contratti a tempo determinato e a collaborazione. Per questo, sono necessari investimenti strutturali nella Legge di bilancio che superino le incertezze legate alle risorse relative ai Pon fino al 2020, o la politica degli emendamenti tesi a consentire annualmente la proroga dei contratti a tempo determinato del personale dei Centri per l’Impiego.È fondamentale, per noi, ribadire la necessità di strutturare il processo di stabilizzazione di tutti gli operatori delle politiche attive, con risorse ordinarie nazionali, che incentivino lo sviluppo dei servizi per il lavoro in una prospettiva di sistema.

Coordinamento nazionale precari Anpal Servizi

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