Il 6 novembre 2018, al tavolo di trattativa presso il MiSE dal quale i Precari Nucleari sono stati accuratamente esclusi, Sogin e sindacati confederali hanno sottoscritto un documento/accordo, a nostro avviso irrilevante e insoddisfacente, nel quale si riesce dire niente o quasi:
Nel mese di ottobre, l’impegno e la mobilitazione di tutti i lavoratori Sogin, culminata nell’adesione allo sciopero generale, hanno affermato la necessità di stabilizzare immediatamente tutti i precari. Grazie alla mobilitazione unitaria, abbiamo ottenuto la proroga annuale di tutti i nostri contratti e l’avvio del tavolo di trattativa presso il MiSE; tavolo a cui avremmo dovuto partecipare insieme ad azienda e sindacati, e dal quale siamo stati invece esclusi nel momento dell’accordo. CGIL, CISL, UIL, firmando il documento in questione, stanno disperdendo la forza fin qui acquisita dalla mobilitazione e offendono i lavoratrici e lavoratori che, non senza fatica e perdendo ore di stipendio, hanno aderito allo sciopero del 19 ottobre a sostegno dei colleghi meno garantiti.
Un accordo al ribasso per tutti: da una parte i sindacati confederali che si accontentano di una proposta lontana da quanto pure da loro richiesto nelle settimane precedenti; dall’altra Sogin che preferisce prendere tempo e dimostra di non avere interesse per la stabilizzazione dei precari e per lo sviluppo della mission aziendale e la sicurezza nucleare del paese.
Infine, ci rende non poco perplessi la totale assenza di informazione in merito agli esiti del tavolo di confronto che si è tenuto il 13 novembre u.s., a valle dell’accordo firmato da confederali e azienda. Torniamo a chiedere con forza che ci siano numeri e tempi certi rispetto alla stabilizzazione di tutti somministrati. Di più: pretendiamo che ci sia un reale processo di ascolto e partecipazione, che non escluda i precari dagli incontri negoziali.
La sicurezza nucleare non può essere precaria!
Precari Nucleari
CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario