Partiamo da un dato: lo sciopero è andato molto bene. Non era scontato, e neanche facile, trattandosi del terzo sciopero in meno di tre mesi e, soprattutto, di uno sciopero costruito dal basso, dalle lavoratrici e dai lavoratori col sostegno delle Camere del Lavoro Autonomo e Precario.
Un centinaio di dipendenti SOGESID (1/3 dei dipendenti SOGESID che opera direttamente presso il Ministero; 1/4 del personale SOGESID), in prevalenza stabili ma anche precari, si sono astenuti dal lavoro per 4 ore, raggiungendo il presidio sotto il Ministero dello Sviluppo Economico e rinnovando le istanze rese già pubbliche nelle scorse settimane: è inaccettabile che chi per decenni ha prestato con grande professionalità la propria opera al Ministero dell’Ambiente nei prossimi mesi rischi di perdere il posto di lavoro! Inaccettabile e ingiusto. Perché si tratta di personale qualificato che ha fin qui garantito il funzionamento di politiche ambientali assolutamente strategiche per il nostro Paese, e lo ha fatto lavorando prima in condizioni precarie ora in regime di esternalizzazione.
Un segnale di forza, determinazione e compattezza che non ha lasciato indifferenti le istituzioni. Già alle 10:30 una delegazione è stata ricevuta da Francesco Vanin, Consigliere del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Di Maio, per lo stesso responsabile delle crisi aziendali. Incontro interlocutorio, ma di grande importanza, in quanto ha consentito alle lavoratrici e ai lavoratori di presentare nel dettaglio i contenuti e gli obiettivi della vertenza che portano avanti da settembre.
Il Consigliere Vanin si è mostrato sensibile e accorto al problema fondamentale: garantire continuità occupazionale al personale SOGESID anche e soprattutto se verranno avviate, come ampiamente indicato dal Ministro Costa, nuove procedure concorsuali; ciò, ovviamente, riconoscendo per intero il lavoro fin qui svolto alle dipendenze sostanziali del Ministero dell’Ambiente e favorendo processi di internalizzazione. Come più volte chiarito durante il confronto, tanto dalle CLAP quanto dalla delegazione dei lavoratori, in assenza di risposte immediate – sulla Legge di Stabilità quanto sui concorsi in via di disposizione – si rischia non solo una pesante crisi occupazionale, ma anche la dispersione di energie e competenze che, nel lavoro presso il Ministero, in questi decenni si sono formate, minando di fatto il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, strategici e cruciali per il Paese.
Il Consigliere Vanin ha preso impegno a riportare tempestivamente al Ministro Di Maio le problematiche e le proposte dalla delegazione presentate, compresa quella di attivare quanto prima un tavolo interministeriale che coinvolga il Ministero dell’Ambiente e quello dell’Economia, affinché una soluzione condivisa metta al riparo occupazione, diritti, politiche ambientali.
Un primo passo è stato compiuto, ma la strada è ancora lunga. Sicuramente il risultato di questa mattina riconsegna speranza alle tante e ai tanti che stavano cominciando a perderla. Oltre la speranza, serve ora una mobilitazione permanente che sappia sollecitare il Vicepremier Di Maio e il Governo tutto. La vertenza SOGESID, come chiarito dagli interventi che si sono susseguiti durante il presidio, dai precari ANPAL Servizi ai somministrati SOGIN, è una tra le tante che chiedono giustizia e diritti per il lavoro, “atipico” o esternalizzato, dei Ministeri e della Pubblica Amministrazione. Si cambia davvero se si battono precarietà e incertezze.
#NON CI SPRECATE!
#No lavoratrici e lavoratori USA e GETTA!
Coordinamento lavoratrici e lavoratori SOGESID
CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario