Come chiarito nell’incontro col Ministero dell’Ambiente, lo scorso 19 febbraio, ma soprattutto come abbiamo promesso a noi stessi, la battaglia per il diritto al lavoro che ci è stato tolto non si ferma. Anzi, si amplia e quindi si arricchisce di un nuovo valore.
Aderiamo allo sciopero generale dell’8 marzo, terzo sciopero globale femminista contro le violenze e le discriminazioni di genere. E parteciperemo al presidio sotto il Ministero del Lavoro/dello Sviluppo Economico (in via Molise, dalle 10:30), accanto alle lavoratrici e ai lavoratori precari ed esternalizzati della Pubblica Amministrazione (SOGESID, SOGIN, ANPAL, ecc.).
Sarà un’occasione importante per unire le istanze e le lotte. Per noi, soprattutto, sarà ulteriore occasione per ricordare la nostra storia: per un decennio operatori in somministrazione di SISTRI, sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti speciali del Ministero dell’Ambiente; dal primo gennaio scorso, causa il D.L. 135/2018 (Decreto Semplificazioni), senza occupazione. La nostra storia mostra, in modo inequivocabile, il disastro della precarietà: dopo aver prestato per anni la nostra opera al Ministero dell’Ambiente, con dedizione e professionalità, dall’oggi al domani siamo stati lasciati per strada, assieme al sostentamento economico ci hanno sottratto dignità e futuro. Tutto ciò è inaccettabile, non ci stancheremo di gridarlo.
Le parole rassicuranti che ci ha rivolto in più occasioni il Ministro Costa, come le indicazioni che ci sono state fornite nell’incontro dello scorso 19 febbraio, ancora non ci rassicurano, né sui tempi di realizzazione del nuovo sistema di tracciabilità né sul fatto che, nelle future selezioni/assunzioni, la nostra esperienza venga riconosciuta e adeguatamente valorizzata.
Aderiamo dunque allo sciopero e alla mobilitazione dell’8 marzo per ribadire con forza: basta precarietà di Stato, basta esternalizzazioni!
Precari senza SISTRI
CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario