Care RSA CGIL CISL UIL,
andiamo subito al sodo: la vertenza per la stabilizzazione dei precari di ANPAL Servizi è giunta a un punto estremamente delicato. Se facciamo data dal luglio 2018, ben 29 colleghe/i con contratti a tempo determinato sono scaduti, e per loro l’azienda non ha voluto trovare soluzione. È del tutto realistico il rischio che, nei prossimi giorni e nei mesi a venire, la stessa sorte possa riguardare altre decine di colleghe/i. A ciò si aggiunga che l’ultimo incontro presso il Ministero del Lavoro (3 ottobre), disposto dalla Ministra Nunzia Catalfo e al quale siamo comunemente impegnati, ha registrato un evidente impasse della trattativa. La proposta avanzata dal nostro A.U., Domenico Parisi, a nostro avviso è inaccettabile. In verità – ma ciò lo sapete e lo abbiamo già chiarito pubblicamente – la nostra posizione è stata più che sintonica con quanto detto da voi tutti; come noi, infatti, avete ribadito l’urgenza di un piano di stabilizzazione per tutti i 654 precari, in cui sono comprese/i le/i 29 colleghe/i che intanto hanno perso il lavoro. La principale ipotesi formulata dall’azienda, ossia quella di un concorso aperto al pubblico per 410 posizioni, di cui al momento è persino incerto che venga assicurata una quota riservata ai precari storici (eventualmente pari al 50% delle posizioni), apre uno scenario inedito – converrete – per le/i lavoratrici/tori di ANPAL Servizi.
Il combinato disposto delle due evidenze appena richiamate esplicita i rischi a cui sono esposti centinaia di operatori: un processo di sostanziale turn over, caratterizzato dalla sostituzione del personale precario (collaboratori e CTD) attualmente in forze – personale qualificato che si è formato in anni di esperienza sul campo – con l’ingresso di nuovi addetti; nonostante nel Decreto Legge n. 101, “Tutela del lavoro e risoluzione di crisi aziendali”, l’Art. 4 sia dedicato alla risoluzione dell’emergenza occupazionale in ANPAL Servizi. La lotta avviata in questi anni, con l’obiettivo di chiedere e conquistare la stabilizzazione dei precari, paradossalmente rischia di trasformarsi, stante così le cose, in una lotta per la difesa dei livelli occupazionali.
Anche noi, come Coordinamento nazionale dei precari e come CLAP, ci siamo in queste ore alacremente impegnati nel contattare i parlamentari della maggioranza, per ottenere la presentazione – lo scorso fine settimana – e l’approvazione – nelle prossime ore – di emendamenti al Decreto in attesa di conversione capaci di mettere in sicurezza e rafforzare il processo di stabilizzazione. Dobbiamo però riconoscere con onestà intellettuale che, realisticamente, anche qualora questa azione dovesse produrre risultati positivi, in ogni caso bisognerà negoziare con l’azienda modalità e criteri del piano di stabilizzazione. Né possiamo semplicemente attendere, visto lo stato delle cose, la ripresa del tavolo negoziale presso il MLPS – che continuiamo a ritenere, lo abbiamo più volte ribadito, fondamentale e necessario.
Come Organizzazioni Sindacali parimenti presenti al tavolo negoziale abbiamo tutti, nessuno escluso, il dovere di assicurare la massima trasparenza e informazione alle lavoratrici e ai lavoratori tutti, siano essi iscritti o meno a questa o a quella sigla sindacale presente in azienda. Abbiamo altresì la responsabilità di garantire e animare uno spazio di confronto a partire dal quale, le lavoratrici e i lavoratori, possano concorrere a definire la migliore strategia sindacale.
Per tutte queste ragioni, care RSA confederali, vi chiediamo di promuovere con noi in tempi stretti un’assemblea sindacale unitaria delle lavoratrici e dei lavoratori di ANPAL Servizi, allo scopo di condividere le notizie, le valutazioni e rilanciare la mobilitazione in maniera ferma e quanto più possibile partecipata; per rispondere con nettezza alle irricevibili proposte avanzate dall’azienda.
Si diceva all’inizio, siamo giunti a un passaggio assai delicato della lotta che stiamo conducendo. Serve pertanto il massimo senso di responsabilità, per favorire l’unità più efficacie tra le lavoratrici e i lavoratori. Con la stessa franchezza, aggiungiamo: è innegabile che abbiamo avuto, in questi mesi, posizioni differenti; ciò non esclude la possibilità, pur nelle differenze che inevitabilmente permarranno, di assicurare a tutta la comunità professionale momenti unitari di discussione e di lotta. Fiduciosi, attendiamo una vostra risposta.
Coordinamento nazionale precari ANPAL Servizi
Camere del Lavoro Autonomo e Precario – ANPAL Servizi