Si è svolto stamattina, presso il Ministero del Lavoro, il tavolo relativo alla vertenza dei precari ANPAL Servizi. Partiamo dall’inizio: la proposta avanzata dall’Amministratore Unico Domenico Parisi. Schematicamente e senza giri di parole:
Non ci sono dubbi: questa proposta è INACCETTABILE! Ci solleva che lo stesso giudizio, da noi espresso chiaramente al tavolo, sia stato sostanzialmente condiviso dalle sigle confederali. Il tavolo istruito dalla Ministra Nunzia Catalfo, per tutte le delegazioni sindacali, ha un unico obiettivo: definire nel dettaglio la stabilizzazione di tutti i precari ANPAL Servizi, CTD e CIT.
Ma passiamo ai rilievi tecnici, da noi e da altri introdotti nella discussione in replica all’irricevibile proposta dell’AU Parisi. Altrettanto schematicamente:
Per noi è tutto fin troppo chiaro: non ci sono ostacoli normativi alla stabilizzazione dei precari di ANPAL Servizi! Il problema, semmai, è di altra natura: qualcuno immagina di poter usare l’articolo 4 del Decreto Legge n. 101/2019, che aveva come scopo la risoluzione dell’emergenza occupazionale in ANPAL Servizi, per mettere in campo un vero e proprio turn over, sulla pelle di chi da anni presta la sua opera con pubblicazione e professionalità nell’azienda e nelle politiche. Ciò, tra l’altro, mentre si procede verso la “fase 2” del Reddito di Cittadinanza, congiuntura delicata che pretendebbe il massimo di solidità contrattuale degli operatori, una garanzia della qualità dei servizi per l’uso; in generale, organizzativa di ANPAL Servizi e del sistema delle politiche attive – come suggerito dalla Nota integrativa di aggiornamento del DEF, che individua le cause dei ritardi nella completa attuazione di RdC.
L’intervento finale della Ministra Catalfo, quelli precedenti della Responsabile della Segreteria tecnica della Ministra, Giovanni Capizzuto, hanno ribadito la volontà politica del Governo di risolvere positivamente la vertenza, che ormai da anni si protrae; nell’alveo – così ha insistito la Ministra – delle strade prospettate dalla Funzione Pubblica. Siamo fiduciosi, e, contrariamente ad alcune sigle sindacali, riteniamo fondamentale il tavolo disposto dalla Ministra: con l’azienda, i precari, i sindacati. Ma se è così, alla luce dell’approfondimento tecnico di oggi, si tratta semplicemente di procedere alla stabilizzazione dei 654, senza se e senza ma. Inclusi, ovviamente, i 29 esuberi determinati anche dagli “effetti collaterali” del Decreto Dignità.
Il tavolo è stato aggiornato alla prossima settimana. Useremo a pieno questo tempo per accendere i riflettori della politica tutta, del Governo e delle forze politiche di maggioranza in Parlamento, su quanto sta accadendo. Quella dei precari di ANPAL Servizi è una battaglia di civiltà: bene che tutti sappiano, bene che tutti si assumano le loro responsabilità. La mobilitazione continua!
Coordinamento nazionale precari ANPAL Servizi
CLAP ANPAL Servizi