CLAP Agenas
Egregio Ministro della Sanità Roberto Speranza,
in un momento in cui il nostro Servizio Sanitario Nazionale si trova in estrema difficoltà, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali dovrebbe svolgere un ruolo cruciale di raccordo tra lo Stato e le Regioni, attraverso i compiti istituzionali di ricerca e supporto tecnico operativo alle Regioni anche alla luce degli ulteriori compiti a essa assegnati dal D.L. n.23 dell’ 8 aprile 2020 nel contrasto alla pandemia.
Compiti il cui espletamento potrebbe essere inficiato dalla imminente scadenza di 70 contratti di altrettante persone che da oltre 10 anni mettono la propria professionalità e le proprie competenze al servizio del Sistema Sanitario, nonostante le difficoltà connesse alla precarietà delle condizioni lavorative.
Nel corso di questi anni abbiamo assistito all’avvicendarsi di Governi e vertici dell’Agenzia che, anziché valorizzare le competenze e le professionalità interne conseguite nel corso degli anni, hanno optato per l’acquisizione di decine di nuove assunzioni, molte delle quali con profili già esistenti.
In ultimo, abbiamo sperato nell’avvio del processo di stabilizzazione quando siamo venuti a conoscenza di ben quattro emendamenti al DL “Agosto” presentati da numerosi Senatori della maggioranza – un emendamento dei quali proposto dai Senatori del Suo partito (De Petris, Grasso, Laforgia, Nugnes, Ruotolo) –, il cui obiettivo era proprio quello di garantire un futuro finalmente più sicuro alle lavoratrici e ai lavoratori precari “storici” di Agenas. Purtroppo, però, l’esito dell’esame dei citati emendamenti non è stato quello auspicato.
Come saprà, nelle ultime settimane abbiamo con tenacia avviato la mobilitazione. I nostri contratti, inizialmente in scadenza lo scorso 2 novembre, sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2020. Lo stato di agitazione prosegue, visto che, con il provvedimento di proroga, la nostra situazione è tutt’altro che risolta.
«La precarietà del lavoro non mi piace mai. Ma in Sanità è proprio intollerabile. Bisogna dare una risposta netta ai troppi precari del comparto salute». Lo ha scritto Lei, Ministro, un anno fa. Noi non siamo in prima linea, ma il nostro lavoro quotidiano in Agenzia è un contributo diretto e fondamentale al sistema sanitario del Paese.
Chiediamo quindi un Suo intervento, consapevoli e fiduciosi della Sua sensibilità rispetto alla piaga della precarietà del lavoro, per far fronte una volta per tutte a questa situazione che dura ormai da troppi anni, e che porti alla dovuta stabilizzazione di 70 precarie e precari di Agenas.