A seguire, la comunicazione di lancio della raccolta delle firme – lo scorso 4 novembre – e della nuova avventura elettorale:
Accogliamo con soddisfazione la notizia della convocazione delle elezioni per il rinnovo degli incarichi nella RSU SOGESID, passaggio democratico che riteniamo quanto mai necessario per il rilancio di una nuova stagione sindacale, in cui la nuova RSU si troverà ad affrontare sfide importanti sin da subito.
Riteniamo che questo nostro primo mandato all’interno della RSU SOGESID sia stato un importante banco di prova per il nostro progetto di sindacalismo dal basso, iniziato nel dicembre del 2018 con la proclamazione del primo sciopero, con l’ottenimento di uno straordinario risultato dal punto di vista della partecipazione e di una prima interlocuzione col Governo di allora.
Dal primo sciopero proclamato in SOGESID dalle CLAP, alla costituzione, in primavera (2019), della lista per partecipare alle elezioni della RSU, ai 109 voti che ci hanno consentito di essere la prima Organizzazione Sindacale presso il Ministero dell’Ambiente (oggi MASE) e di eleggere ben due membri della RSU: mesi intensi, appassionanti, che hanno visto le CLAP radicarsi e crescere rapidamente.
Molto è cambiato dall’autunno del 2018, quello nel quale la Legge di Bilancio sancì la progressiva dismissione delle convenzioni tra SOGESID S.p.A. e lo stesso Ministero, di cui SOGESID S.p.A., come è noto, è società in house; norma che, mettendo a rischio la stabilità occupazionale, aprì inoltre la strada al concorso voluto dal Ministro Sergio Costa, col piano di nuove assunzioni che solo in parte è stato realizzato con il concorso e che ha poi incontrato le assunzioni per il PNRR.
Sì, da quell’autunno sembra passato un secolo, perché prima la pandemia da SARS-CoV-2, poi la guerra in Ucraina, fino all’attuale e drammatico disastro in Medioriente, ci hanno proiettato in un altro mondo, dominato dall’incertezza, dalla paura, da una pluralità di emergenze – bellica, economica, sanitaria, climatica.
Nel nostro piccolo, con dedizione e generosità, abbiamo acceso i riflettori della politica sulle vicissitudini della Società di cui siamo dipendenti. Negli anni che ci hanno portato fino a oggi, ci siamo battuti per la contrattazione sullo Smart Working, per la stabilizzazione dei dipendenti con contratto di lavoro a tempo determinato, per la parità di genere e contro il Gender Pay Gap (dando un contributo importante agli scioperi transnazionali e femministi dell’8 marzo), per l’adeguamento dei livelli (con l’azione sindacale e legale), non perdendo mai di vista la proroga al 2026 del taglio delle convenzioni, che ha solo spostato in avanti il problema occupazionale, essendo sfumata la possibilità, anche con il prossimo concorso ministeriale, la possibilità di internalizzare buona parte del personale dipendente SOGESID S.p.A. distaccato al Ministero.
Purtroppo, in questi anni, abbiamo riscontrato anche tutti i limiti della RSU, spesso costretta a ratificare, nulla più, gli accordi relativi alla contrattazione di secondo livello. Ma riteniamo altrettanto che, seppur voce fuori dal coro, la presenza nella RSU sia stata importante: accesso alle informazioni, diritto di assemblea e di comunicazione sindacale, piccoli e grandi risultati, denuncia pubblica e rapporto con le istituzioni. Una costellazione di strumenti al servizio delle lavoratrici e dei lavoratori che vorremmo confermare anche in futuro.
Adesso, infatti, si dovrà tornare al voto, consapevoli dei limiti e della parzialità della nostra azione, lo siamo pure dei risultati ottenuti e delle buone pratiche messe in circolo. Per questo siamo pronti a presentarci a questa tornata elettorale con una lista di candidati che riteniamo all’altezza delle sfide che ci attendono, consapevoli però, che da soli non bastiamo, che servirà l’impegno di tutte e tutti e che ciascuna/o lavoratrice/lavoratore potrà fare la differenza.
Abbiamo intenzione di continuare a prenderci cura di noi stessi e della nostra comunità professionale mantenendo la barra dritta sul quello che per noi vuol dire fare sindacato: ascoltare, collaborare, favorire la partecipazione e essere in grado di dire dei no chiari quando vengono prese decisioni lesive dei nostri diritti.
Nei prossimi giorni raccoglieremo le firme e chiediamo a tutte le nostre colleghe e i nostri colleghi di sostenere il pluralismo e la democrazia sindacale, permettendo di proseguire nel percorso che, pur nelle possibili differenze di vedute, abbiamo sempre messo a disposizione di tutta la nostra comunità professionale, a prescindere dalle appartenenze sindacali. Per questo apriremo nelle prossime settimane spazi di analisi collettiva e confronto, per fare in modo che la partecipazione e la democrazia sindacale possano essere pratiche quotidiane e non semplici slogan.
COORDINAMENTO LAVORATRICI E LAVORATORI SOGESID | CLAP
RSU CLAP – CAMERE DEL LAVORO AUTONOMO E PRECARIO