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Sviluppo Lavoro Italia | Grande assemblea e proclamazione dello sciopero!

1 June 2024

A seguito della pubblicazione degli Ordini di Servizio numero 3 e 4, lo scorso 27 maggio, le Camere del Lavoro Autonomo e Precario hanno organizzato una partecipatissima assemblea che si è svolta giovedì 30 maggio. Dall’assemblea, l’indicazione chiara per lo sciopero, proclamato per tre ore e mezza il prossimo lunedì 3 giugno, dalle ore 9:30 alle ore 13. Contestualmente allo sciopero, presidio sotto la sede centrale di Sviluppo Lavoro Italia. Leggi, a seguire, il Comunicato stampa.

Scarica la proclamazione dello sciopero.

Roma, 31 maggio 2024

Comunicato sindacale

 

Ieri si è svolta una partecipata assemblea generale delle lavoratrici e di lavoratori inizialmente convocata per la presentazione della nostra piattaforma per il rinnovo del CCAL. Dopo la pubblicazione degli ultimi ODS è stato necessario affrontare collettivamente il contenuto degli stessi, poiché si tratta di una materia strettamente collegata al percorso negoziale per il rinnovo del contratto. I numerosi interventi che si sono susseguiti nella prima parte dell’assemblea hanno messo in luce una serie di gravi distorsioni prodotte dagli ODS. Solo per riportare alcuni esempi:

  • La sostanziale assenza di criteri di equità e di trasparenza nell’allocazione dei dipendenti senza nessuna attenzione alle competenze, alle storie professionali e allo sviluppo della loro formazione. Appare evidente che l’azienda non ha minimamente preso in considerazione i curricula aggiornati di recente, facendo emergere con ancora più forza l’inconsistenza del processo di presunto assessment;
  • La divisione dei team di lavoro con la conseguenza di indebolire le esperienze condivise e le conoscenze collettive, fondamentali per lo svolgimento delle attività. La divisione dei team sta già avendo un impatto sulla continuità dell’AT, in primo luogo con gli attori istituzionali (soprattutto Regioni), per proseguire con gli stakeholder (scuole e CpI etc.);
  • L’assegnazione di responsabilità totalmente arbitrarie, anche in questo caso indipendenti da una analisi sulle competenze agite, senza tralasciare che negli ODS alcuni quadri sono stati posizionati su livelli pari o addirittura superiori ad alcuni dirigenti. In questo disegno è difficile non intravedere una strategia volta a favorire percorsi di carriera di alcuni dipendenti in un quadro di assoluta opacità e con una evidente insofferenza alle regole contrattuali in vigore;
  • Un reale processo di transizione organizzativa non può corrispondere ad una banale lista che contiene l’allocazione dei dipendenti; lista che peraltro abbiamo dovuto attendere da mesi. In considerazione della repentina operatività degli ODS, non è stato previsto nessun processo capace di garantire passaggi di consegne tra team di lavoro, aumentando il rischio di un ulteriore blocco dell’operatività dell’agenzia;
  • Una esplicita rappresaglia contro la nostra RSA e altri iscritti alle CLAP, nel tentativo di attaccare ogni legittima forma di dissenso e inibire la democrazia sindacale in Sviluppo Lavoro Italia.

In sostanza, lo strumento dell’ODS è stato utilizzato esclusivamente come “lista” per la formalizzazione arbitraria di premiati e non, piuttosto che uno strumento di lavoro di tutta la comunità professionale in grado di dare forma e sostanza a una nuova organizzazione, di cui il vertice aziendale non sembra essere in grado di definirne il funzionamento.

Nei comunicati dell’ultimo periodo avevamo messo in conto che l’annunciato processo di riorganizzazione si sarebbe trasformato in niente o poco di più di una distribuzione di micropoteri, frutto dell’estremo accentramento decisionale sul disegno di riorganizzazione e sulla progettazione esecutiva. Progettazione, peraltro, di cui ancora non abbiamo traccia, essendo state comunicate esclusivamente le schede di fattibilità. Negli ultimi mesi abbiamo criticato la debolezza e l’opacità del presunto percorso di assessment e la totale assenza di criteri di allocazione del personale: oggi possiamo purtroppo constatare di aver avuto ragione. Siamo dinanzi ad un atto che al momento ha solo l’effetto di disorganizzare ulteriormente l’agenzia, accentuando la paralisi delle attività, il disorientamento e il malessere organizzativo. Uno dei paradossi è che l’agenzia dovrebbe occuparsi di mismatch mentre al momento sembra in grado di produrre forma di mismatch e di squilibrio al suo interno.

Siamo molto preoccupati per la torsione autoritaria che la Presidente intende imprimere alla gestione dell’agenzia. Nello stesso tempo la grande partecipazione all’assemblea di ieri è un segnale che conferma la domanda di democrazia e coinvolgimento.

Nella seconda parte dell’assemblea è stata presentata la nostra piattaforma sindacale per il rinnovo del CCAL. Una piattaforma frutto di un “laboratorio aperto” sperimentato tra le iscritte e gli iscritti della nostra O.S. Una proposta che tiene conto delle trasformazioni dell’organizzazione del lavoro, della crisi salariale, del gender gap e dell’inclusività, dell’equilibrio tra vita professionale e lavorativa, della trasformazione delle famiglie tradizionali, della diversabilità e della moltiplicazione di altre fragilità e nuove domande sociali, della cura e dell’attenzione all’ecosistema. La piattaforma è stata discussa e votata all’unanimità. L’assemblea ha dato mandato a trattare alle RSA. Nelle prossime ore il testo sarà disponibile in bacheca sindacale.

L’assemblea si è conclusa con le seguenti richieste alla Presidente:

  • ritiro immediato degli ODS;
  • convocazione urgente di un tavolo unitario tra OO.SS. e azienda;
  • costituzione di una commissione paritetica per definire metodologie e criteri trasparenti per la valorizzazione delle competenze e delle esperienze in relazione ai fabbisogni della nuova programmazione.

In questo quadro i diversi interventi che si sono susseguiti hanno ribadito la necessità di una mobilitazione e di una convergenza con le iniziative promosse da altre OO.SS. Per questa ragione proclameremo lo sciopero per lunedì 3 giugno dalle 9:30 alle 13:00, animando presidi ed iniziative di comunicazione davanti alle sedi territoriali e a quella centrale. È il momento di dare un segnale unitario di coesione tra le lavoratrici e i lavoratori, spronando tutte e tutti a fare la propria parte per respingere questa insopportabile modalità di gestione.

Nell’ambito degli incontri negoziali per il rinnovo del CCAL questa mattina si sarebbe dovuto tenere un incontro sul sistema degli inquadramenti professionali. Alla luce di quanto accaduto relativamente agli ODS abbiamo ritenuto prioritario formalizzare tutte le critiche emerse nell’assemblea generale, chiedendo una risposta da parte dell’azienda. Abbiamo comunicato all’azienda che non sarebbe stato possibile trattare i temi previsti nell’incontro di oggi, al netto di un chiarimento sul contenuto degli ODS. La delegazione trattante aziendale ha invece comunicato di non aver avuto il mandato su questi argomenti e si è limitata ad informarci che le nostre richieste saranno verbalizzate e trasmesse alla Presidente. Inoltre, mentre era in corso l’incontro, la Presidente piuttosto che convocare le OO.SS., ha annunciato un irrituale appuntamento rivolto a tutta la comunità professionale. Questo atto a nostro avviso è un’ulteriore dimostrazione di uno scarso rispetto delle relazioni industriali e delle prerogative delle OO.SS.. che non può che farci tornare alla mente le forme di populismo manageriale già sperimentato dalla Presidenza Parisi. Alla luce di questi elementi, in accordo con la FABI, abbiamo chiesto di sospendere il confronto per riaggiornalo a seguito delle risposte alle richieste avanzate dall’assemblea generale.

RSA CLAP Sviluppo Lavoro Italia