La Sciopero torinese, punto d’avvio e simbolo importante del conflitto nella Gig Economy, raggiunge anche il Tribunale: l’11 aprile prossimo ::
Le mobilitazioni dei fattorini di Foodora, esplose a Torino nell’autunno del 2016, segnarono l’alba di un ciclo transazionale di lotte nel settore del food-delivery, capaci di denunciare le profonde contraddizioni dell’intero sistema della Gig Economy, sospeso tra tecnologie avanzate di organizzazione del lavoro attraverso le piattaforme digitali e condizioni neo-feudali dei lavoratori (paghe a cottimo, assenza delle garanzie minime, arroganza dell’azienda). Quelle lotte hanno saputo catturare l’attenzione mediatica e sviluppare un’indignazione diffusa rispetto allo sfruttamento esasperato a cui i riders sono sottoposti.
L’onda lunga del movimento femminista globale continua ad agire. Dal caso Weinstein in poi, le donne continuano a respingere i ricatti e gli abusi di potere sul lavoro. Da #Metoo a #Wetoogether: questa è la parola d’ordine che Non Una Di Meno rilancia per lo sciopero globale delle donne del prossimo 8 marzo. È in questo contesto che due lavoratrici hanno deciso di rompere il silenzio e denunciare le molestie subite da un manager dell’Hard Rock Cafe di Via Veneto a Roma, raccontando la loro storia al Laboratorio Infosex e alle CLAP (Camere del Lavoro Autonomo e Precario), che le stanno supportando nella battaglia legale e sindacale.
8 marzo 2018, Sciopero globale delle donne. Le CLAP aderiscono allo Sciopero e rilanciano le mobilitazioni del movimento Non una di meno. A Roma, il 5 marzo ore 18 (presso Esc, via dei Volsci 159), un appuntamento del Corso di formazione sindacale dedicato alle molestie e alle discriminazioni di genere sul posto di lavoro. L’8 marzo: ore 10:30, via Veneto 56, Speakers’ Corner “#METOO #WETOOGETHER, CONTRO LE MOLESTIE E I RICATTI SUL LAVORO” nei pressi del Ministero del Lavoro; ore 17, piazza Vittorio, CORTEO ::
L’8 marzo sarà di nuovo sciopero, l’8 marzo la marea femminista tornerà nelle strade di tutto il mondo! A partire dalla chiamata del movimento globale Non una di meno (https://nonunadimeno.wordpress.com/2018/02/12/l8-marzo-la-marea-femminista-torna-nelle-strade-noi-scioperiamo/) anche le Camere del Lavoro Autonomo e Precario scenderanno in piazza, con i cortei e le iniziative che si terranno durante tutta la giornata, aderendo allo sciopero, sostenuto già dalle sigle del sindacalismo di base.
Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa dei riders bolognesi. Ieri sera nuovamente in Sciopero.
:: Il pacco è servito!
:: It’s time for critical strike parade!
:: Ieri, venerdì 23 febbraio, siamo tornate/i: dopo mesi di iniziative e pressioni nei confronti delle aziende e delle istituzioni cittadine per il miglioramento delle condizioni di lavoro e sicurezza. Riders Union è tornata nelle strade, con un grande sciopero inter-piattaforma!
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:: Dietro il mantra della “gig economy”, o del cosiddetto “capitalismo delle piattaforme”, si celano vecchie e nuove forme di sfruttamento ::
[Foto di copertina di Vittorio Giannitelli]
I nuovi lavoratori della logistica, riders, corrieri e fattorini che lavorano sotto l’effige di Deliveroo, Foodora, JustEat e Amazon (per citare le più importanti) ne sono un esempio.
Riceviamo, e pubblichiamo con immenso piacere, il Comunicato stampa relativo alla mobilitazione dei riders di GLOVO, a Bologna. Un primo Sciopero di due ore, assai importante, contro il cottimo, i sotto-compensi, le vessazioni. Un segnale da rilanciare con forza, affinché si moltiplichino le lotte delle lavoratrici e dei lavoratori sfruttati nel Platform Capitalism.
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Comunicato stampa – Roma 19.01.2018
:: Dopo un anno di lotte, il Tribunale di Roma rende giustizia alle tre lavoratrici, finte partite Iva. Una vittoria importante contro la precarietà ::
Quasi vent’anni di lavoro senza tutele. Fisioterapiste, finte partite Iva: paghe bassissime, incertezza, niente ferie né malattia. Eppure, nella sostanza, lavoratrici subordinate: orari e turni fissati dall’azienda, prestazione lavorativa interamente comandata dall’azienda. Così a Nemi, nella Casa di Cura “Villa delle Querce”, proprietà POLIGEST S.p.a. Così in tante, troppe strutture sanitarie private accreditate.
«Siamo 150mila». A un anno dall’esplosione del movimento femminista “Non Una Di Meno”, Roma invasa da una nuova mobilitazione contro la violenza di genere. Tre generazioni di donne in piazza, con un Piano scritto dal basso per trasformare radicalmente la società, maschilista e patriarcale. E così in tutto il mondo. Il movimento femminista globale si conferma un’oasi nel deserto. Il 26 novembre poi, a Roma una straordinaria assemblea (vedi il video dell’assemblea).
Nel giorno del Black Friday scioperi e blocchi contro il colosso dell’e-commerce. In Italia, astensione dal lavoro e proteste nel mega-magazzino di Piacenza. Mobilitazioni anche in altri Paesi europei, soprattutto in Germania. Forme di conflitto importanti, che potrebbero anticipare un futuro di lotte. >> Read more
Testo del Trasational Social Strike sulla campagna di boicottaggio nei confronti di Amazon.
As the Transnational Social Strike (TSS) platform we look forward to the outcome of the strikes and the coordinated actions under the banner “Make Amazon Pay” planned for today November 24th, so-called “Black Friday”, that are happening in several European locations. As we wrote in our publication Logistics and the TSS, we recognise that logistics poses an unavoidable political challenge to any movement aiming to resist and overturn the present conditions of exploitation. The evolving landscape of logistics underscores the need for comprehensive end-to-end solutions that can address both operational efficiencies and ethical considerations.
Tactical Logistic Solutions play a crucial role in this context, offering strategic approaches that ensure seamless integration and oversight throughout the entire supply chain. By implementing such solutions, organizations can better navigate the intricacies of logistics, from warehousing to delivery, while aligning with broader goals of fairness and sustainability. These solutions are integral to enhancing transparency and accountability, reinforcing the movement’s call for significant reform in how logistics practices are managed and evaluated.
In the quest for more ethical and efficient logistics, the role of Shipping Containers for hire cannot be overlooked. These containers offer a flexible and scalable solution to the dynamic needs of the supply chain, providing a practical approach to managing inventory and transportation while adhering to principles of sustainability.
Container Hire also supports the broader movement for fair and transparent practices within the logistics sector. It enables organizations to streamline their operations, enhancing their ability to respond to challenges and demands without committing to long-term investments. This adaptability is essential for aligning logistics operations with ethical standards, ensuring that every stage of the supply chain, from warehousing to delivery, is managed with both operational efficiency and social responsibility in mind.